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I "Disallineamenti" di Veronica Montanino al museo Marca di Catanzaro

Colori smaglianti per una full immersion nell’arte, evocando la tradizione rinascimentale e barocca attraverso audaci geometrismi contemporanei. È la sala panoramica del Marca, il Museo  delle Arti di Catanzaro, ora trasfigurata dal progetto “Disallineamenti” di Veronica Montanino, opera-ambiente co-prodotta dalla Fondazione Rocco Guglielmo, con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale e della Regione Calabria, che sarà inaugurata il primo dicembre alle 18.30.

L’intervento è l’esito del workshop “Ambienti immersivi. Quando l’opera diventa totale”, avviato a marzo e condotto dall’artista in collaborazione con Francesca Giordano, che nel corso dei mesi ha portato al coinvolgimento di un gruppo di allievi, Andrea Corsello, Anna Vittoria Cossari, Samuele Negro, Tommaso Palaia, Ilenia Pasqua, Antonio Tolomeo, Maria Villirillo, nella progettazione e realizzazione del restyling della sala panoramica del Museo del capoluogo calabrese.

Montanino propone un ambiente immersivo, in cui il colore regna sovrano, un’opera che si alimenta della potenza espressiva del rosso e del verde - colori agli estremi della gamma cromatica - incardinati in un’architettura di righe che si sviluppa dalla parete al soffitto su tutta la superficie della sala. L’ordine delle forme geometriche è solo apparente poiché le righe sono interrotte da forme sinuose, che attraverso uno slittamento del colore  conferiscono dinamismo alle pareti, che da anonime quali erano prima dell’intervento divengono ora potente espressione di energia e gioia di vivere. All’esterno, un panorama mozzafiato, fruibile dalle vetrate, della vallata e del monumentale ponte Morandi,  in una straordinaria contaminazione tra surreale e reale.

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