«Siamo orgogliose di aver rappresentato la nostra nazione. Vogliamo dire grazie a tutti quelli che hanno creduto in noi e ci hanno sostenuto anche in questa avventura. Vi vogliamo bene». Così hanno scritto ai loro numerosi sostenitori Chiara e Martina Scarpari, le gemelle quindicenni calabresi di Varapodio.
Nonostante la comprensibile delusione dovuta al poco brillante risultato ottenuto in Bulgaria, a Sofia, dove, sabato scorso, hanno gareggiato in rappresentanza dell’Italia al “Junior Eurovision Song Contest 2015”, Chiara e Marina Scarpari dimostrano – con questa dichiarazione a caldo – di aver già digerito e neutralizzato il primo mezzo passo falso del loro percorso artistico costellato, finora, da una serie di successi ottenuti in campo nazionale ed internazionale senza soluzione di continuità.
Da rilevare, comunque, che, a parte il risultato, le due giovanissime artiste calabresi – alla luce dei numerosi e lusinghieri commenti che sono stati postati nella loro pagina subito dopo la loro esibizione – hanno ancora una volta dato un significativo saggio delle loro eccellenti qualità canore interpretando con la loro consueta bravura il brano “Viva” composto, per l’occasione, dal cantautore Gigi D’Alessio e da Adriano Pennino.
«Un’esperienza indescrivibile – tengono a precisare i loro più stretti collaboratori – che Chiara e Martina custodiranno gelosamente per sempre nei loro cuori a prescindere da qualsiasi altra cosa».
A trionfare in questa tredicesima edizione dello Junior Eurofestival (che sarebbe la più importante competizione canora internazionale dedicata ai ragazzi dai 10 ai 16 anni, e nella quale le due gemelle erano state qualificate grazie alla nitida vittoria ottenuta nel corso della puntata speciale di “Ti lascio una canzone” del 12 settembre scorso) è stata la concorrente di Malta Destiny Chukunyere, con il brano “Not my soul” (che ha ottenuto 185 punti), dopo un testa a testa con Milka, rappresentante dell’Armenia (con 176 punti).
Niente da fare, quindi, per Chiara e Martina che, evidentemente, non sono riuscite a fare breccia sulla vasta platea di telespettatori europei che con il televoto (unitamente al voto della giuria tecnica) hanno decretato la classifica finale.
Solo a Malta, peraltro è il caso di rilevare, le gemelle hanno fatto il “pieno” di televoti, mentre non hanno potuto contare sull’aiuto dei “vicini di casa” di San Marino che per l’Italia non hanno potuto votare.
Un vero peccato, perché aggiungendo al loro “score” (34) quattro punti soltanto si sarebbero portate a metà classifica anziché in basso dove sono state relegate, rendendo meno amara la sconfitta.