
C’è un’Italia che si svuota senza far rumore. Non brucia, non crolla, non marcia nelle piazze, ma si accartoccia su se stessa, si assottiglia, continua a sparire. Un pezzo dopo l’altro, una scuola dopo l’altra, un treno o un bus dopo l’altro, un residente in meno dopo l’altro. Smottamenti a catena che si registrano con maggiore velocità nei paesi già mezzi vuoti del Mezzogiorno, una parte dell’Italia che se ne va, spostandosi verso il Nord o all’estero. Lo Stato batte in ritirata, cancella le sue impronte e abbandona il Sud al suo destino.
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