Elly Schlein a Vibo Valentia: "Occhiuto si batte parlando dei temi che interessano le persone"
Una sanità migliore per la Calabria, più diritto al lavoro. E’ questo il filo conduttore che lega l’intervento della segretaria del Pd Elly Schlein a Vibo davanti all’ospedale “Jazzolino”. Ad accoglierla la segretaria provinciale dem Teresa Esposito e il sindaco della città capoluogo Enzo Romeo. “La mafia - rispondendo ad una domanda sulla lotta alla ‘ndrangheta - si nutre di quelle situazioni in cui qualcuno ti fa passare come un favore quello che è un tuo un diritto. Per questo insistiamo sul diritto al lavoro, sul diritto alla scuola, su un salario minimo che dia più tutele ai lavoratori perché sotto i nove all’euro all’ora non è lavoro, ma sfruttamento”. Insiste molto sul tema della sanità la Schlein parlando di una regione con molti cittadini che provengono dalle aree interne che non possono essere considerati di Serie B”. Un campo largo impegnato con Tridico a battere la destra di Occhiuto. Qui a Vibo alle comunali lo scorso anno il voto disgiunto premiò Romeo, ma la legge elettorale regionale è diversa e conta la forza delle liste: “Occhiuto si batte parlando dei temi delle persone, si batte con candidati credibili come Pasquale Tridico. La nostra campagna è fatta di proposte concrete contro le promesse mancate di questa destra. Occhiuto si batte anche andando a votare. Abbiamo un altro avversario oltre Occhiuto ed è l’indifferenza che ha colpito tanti calabresi che pensano che il loro voto non migliori più la qualità della loro vita. Noi siamo pronti e siamo casa per casa, strada per strada per convincere tutte le persone con una coalizione unita”. All'incontro era presente anche il senatore e segretario regionale Nicola Irto. «Abbiamo riunito la stessa coalizione progressista in tutte le regioni che vanno al voto, che sono sette, e l’abbiamo riunita non contro qualcuno, ma per l'Italia che vogliamo costruire, con un programma condiviso e con candidature credibili, mentre a destra stanno ancora litigando sulle candidature». Così ancora Elly Schlein. «Ieri - ha aggiunto - la Lega, per bocca di Zaia, minaccia il governo dicendo che 'se il candidato del Veneto non è nostro, della Lega, ci sarà un problemà. Allora, noi non abbiamo una cultura proprietaria delle istituzioni. Cosa pensano? Che le regioni si passino per eredità? Noi pensiamo invece che sia meglio fare come abbiamo fatto, riunirsi su un programma e scegliere dal basso le candidature più indicate. Non le abbiamo scelte in una stanza chiusa a Roma come ancora stanno provando a fare ma non hanno fatto il leader di destra. Non sappiamo ancora chi sfiderà Antonio De Caro in Puglia, Giovanni Manildo in Veneto e Roberto Fico in Campania. Noi intanto siamo già in strada tra la gente ad ascoltarla e a proporre cose concrete».