Calabria

Lunedì 15 Settembre 2025

Scuola, una sfida per chi governerà in Calabria: la povertà comincia tra i banchi

L’agenda del futuro governatore è zeppa di appunti e spunti. Sono emergenze che hanno trasformato la Calabria nella terra dei diritti negati. Qui sembra tutto diverso, un altro luogo, un altro Paese, altre regole. Un posto dove i servizi essenziali non sono quasi mai garantiti. Qui, ad esempio, gli ospedali sono sempre affollati e non è mai facile entrare perché con i medici mancano anche i posti letto. E, poi, ci sono i trasporti che non funzionano con treni quasi sempre in ritardo, strade e autostrade con cantieri montati e smontati, uffici pubblici a corto di personale e quasi sempre in affanno. Le previsioni demografiche di lungo periodo indicano una tendenza sempre più severa allo spopolamento delle aree economicamente meno attrattive e all’invecchiamento dei residenti. Del resto, il Mezzogiorno è da sempre luogo di solitudine e di abbandono dove la gente che sopravvive ha imparato a rinunciare a tutto. L’Istat legge da tempo i divari demografici territoriali e il permanere degli squilibri tra Nord e Sud del Paese. Differenze in tutto. Nelle opportunità, nel lavoro, nella povertà. E in Calabria c’è una povertà che fa più paura perché minaccia il futuro di questa terra, ed è la povertà educativa le cui vampate marcano chiaramente le differenze con altri territori del Paese. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

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