Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

'Ndrangheta, Raffaele Losardo: «Patto politico-mafioso dietro la morte di mio padre»

Tornare a palazzo di giustizia non è stato facile per Raffaele Losardo. Il dolore s'è rinnovato nonostante siano passati 45 anni da quando il padre, Giannino, fiero oppositore delle cosche di 'ndrangheta cetraresi nella veste di amministratore pubblico ed esponente politico del partito comunista, è stato assassinato il 21 giugno 1980. Dopo quasi mezzo secolo le indagini per far luce sull'omicidio di matrice politico-mafiosa sono ripartite.
Che è effetto le ha fatto essere sentito nell'inchiesta riaperta per far luce sull'assassinio di suo padre?
«Il coinvolgimento emotivo è stato forte per molte ragioni.: sono passato davanti alla sala che gli è stata dedicata, ho parlato di lui, di molti aspetti personali e politici della sua vita»
Che pensa della riapertura delle indagini?
«Mi conforta la riapertura dell'inchiesta, credo sia un fatto importante, ci sono ancora tanti aspetti oscuri su cui non si è fatta mai pienamente luce dal punto di vista giudiziario.»
Cosa intende dire?
«n quegli anni la mafia fece un salto di qualità, divenne imprenditrice e operò dei condizionamenti trasversali nel mondo della politica per meglio tutelare e favorire i propri interessi. Condizionamenti che riguardarono tutti i partiti anche il partito comunista in cui militava mio padre il quale smascherò quanti flirtavano con le cosche pure nel Pci frenandone l'azione. Lui era intransigente e ben comprendeva il pericolo che andava rappresentandosi».

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano
o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia