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Lamezia è sotto shock per il palazzo sventrato, si temono nuovi crolli

Le famiglie sfollate attendono di recuperare i loro beni. L’esperto avverte: «Il centro storico è bello ma fragile»

Vige ancora un silenzio irreale, smorzato da qualche parola in lontananza o dal passo felpato di un gatto che, forse anche lui confuso, girovaga tra le macerie resti dello stabile di via Galluppi, a Lamezia Terme. La Procura ha aperto un'inchiesta per indagare sulle cause e sulle dinamiche che hanno portato al crollo rovinoso di un'intera facciata dell’edificio – con attenzione puntata sui lavori che stavano interessando l’area – lasciando sull'orlo della disperazione le famiglie residenti e facendo rabbrividire l'intera comunità lametina per i rischi di un evento che solo per caso non ha causato danni a persone. Lo sgombero interessa 15 nuclei familiari, visto che si è reso necessario anche per alcune famiglie che abitano negli edifici adiacenti allo stabile crollato, abitazioni che all’apparenza sembrerebbero – ma il condizionale è d’obbligo – non a rischio di danni collaterali.
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