
«Cemento illegale, inquinamento, pesca di frodo e violazioni del Codice di navigazione: il 2024 è stato un annus horribilis per le coste e i mari italiani, con un boom dell’aggressione illegale». La denuncia arriva dal report “Mare Monstrum” 2025 di Legambiente - elaborato su dati delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto, frutto di 935.878 controlli eseguiti nel 2024 - pubblicato alla vigilia del quindicesimo anniversario dell’omicidio del sindaco pescatore di Pollica (SA) Angelo Vassallo.
Nel 2024 sono stati ben 25.063 i reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, +9,2% rispetto al 2023, di cui 12.663 (il 50,5%) nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa. In particolare, anche quest’anno la Campania prima in classifica con 4.208 illeciti penali, poi Sicilia (3.155), Puglia (2.867) e Calabria (2.433). Al quinto posto il Lazio (1.696 reati) e al sesto la Toscana (1.687). Ad aumentare in maniera ancora più significativa gli illeciti amministrativi: 44.690, +21,4% rispetto al 2023. Per un totale, sommando reati e illeciti amministrativi, di 69.753 violazioni, con una media di 9,5 per km di costa, uno ogni 105 metri.
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