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Maladepurazione nel Cosentino, i pm in soccorso del mar Tirreno

Pugno di ferro della Procura della di Paola, guidata da Domenico Fiordalisi, per tutelare il mare. In questa ottica, si inseriscono i recenti sequestri di tre depuratori inadempienti: in ordine di tempo, quello di Fuscaldo, quello di Verbicaro e, nei giorni scorsi, quello di Cetraro. I carabinieri e la guardia costiera hanno accertato che gli impianti – con gravi criticità strutturali e ambientali – avrebbero sversato acque reflue non adeguatamente trattate, contribuendo all’inquinamento del mare e dei corsi d’acqua della zona. Un’azione decisa, portata avanti per proteggere l’ambiente e il Tirreno cosentino, con i riflettori puntati sugli impianti di depurazione inadeguati e le amministrazioni che non ottemperano ai propri obblighi.
Come già sottolineato, l’ultimo provvedimento riguarda il depuratore di località “Sottocastello” a Cetraro, sequestrato perché malfunzionante. «Ogni azione indirizzata alla tutela della salute e dell’ambiente avrà il sostegno dell’amministrazione comunale». Questo quanto ribadito dal sindaco della cittadina tirrenica, Giuseppe Aieta, proprio in merito al sequestro preventivo dell’impianto di Sottocastello disposto nei giorni scorsi dalla Procura di Paola. Lo stesso sindaco si è detto fiducioso che l’azione di controllo attivata dalla Procura avrà effetti positivi per la qualità delle acque marine.
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