Il cuore dell’estate si conferma il periodo più “caldo” dell’anno per la sanità e per i Pronto soccorso. Ancor più per quello dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Dulbecco” di Catanzaro, principale struttura emergenziale per l’area centrale della Calabria. Negli ultimi giorni la sua tenuta è stata messa a dura prova, con un afflusso consistente nella giornata di sabato, che ha comportato l’adozione di soluzioni provvisorie per fare fronte alle richieste di cure. Una situazione che ha fatto emergere in tutta evidenza la necessità di dare seguito alla realizzazione del secondo Pronto soccorso al Policlinico del quartiere Germaneto: un’opera attesa da anni e che con la nascita dell’Azienda unica ha finalmente trovato spazio nei documenti ufficiali. Ma, appunto, è ancora soltanto sulla carta, mentre le esigenze dei pazienti sono tangibili. Sull’afflusso straordinario al Pronto soccorso dell’ospedale “Pugliese” è intervenuto l’avvocato ed ex consigliere regionale Francesco Pitaro che chiede di dare seguito al protocollo d’intesa, sottoscritto dal commissario ad acta per la sanità, Roberto Occhiuto, e dall’Umg, a seguito appunto dell’istituzione dell’Azienda “Dulbecco”, che prevede la realizzazione del secondo pronto soccorso. Pitaro annuncia che a breve depositerà una querela «alla Procura di Catanzaro nei confronti dell’on. Roberto Occhiuto, che ha rivestito il ruolo di presidente della Regione e riveste il ruolo di commissario ad acta per la sanità, l’Umg in persona del rettore, e la commissaria dell’Aou “Dulbecco”» chiamandoli in causa per la mancata realizzazione del Pronto soccorso «in violazione del protocollo». L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale