
Unire le competenze in materia di epidemiologia, informatica e intelligenza artificiale per creare uno strumento interpretabile con l’intento di supportare le autorità sanitarie nel monitoraggio del West Nile. È il lavoro di squadra che ha coinvolto l’Università Magna Graecia, il Dimes dell’Unical e l’Università Campus Bio-Medico di Roma, finalizzato ad offrire un valido contributo alla prevenzione e gestione dei futuri scenari di diffusione sul territorio nazionale.
Come spiega il docente di sistemi di elaborazione delle informazioni all’Umg, Pietro Hiram Guzzi, è stato sviluppato un modello matematico e computazionale in grado di simulare la propagazione del virus: «Da un lato, utilizziamo modelli di reti che rappresentano in modo realistico i contatti e le interazioni tra aree geografiche, popolazioni e vettori per simulare come il virus possa muoversi nel tempo e nello spazio. Dall’altro, integriamo tecniche di intelligenza artificiale spiegabile che non si limitano a fornire una previsione, ma permettono di capire “perché” il modello giunge a determinate conclusioni».
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