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Trasporto pubblico in Calabria, dietrofront: moratoria sui rincari da settembre

Sulla spinta delle proteste, decisione scaturita dal tavolo tecnico convocato alla Cittadella dall’assessore Gallo . La Regione s’impegna a reperire risorse per cercare di mitigare l’impatto degli aumenti su pendolari e famiglie

La Regione Calabria ha fatto marcia indietro, disponendo la sospensione dei contestati aumenti delle tariffe del trasporto pubblico locale, entrati in vigore lo scorso 1° agosto e arrivati in alcuni casi fino al 30% in più sul costo dei biglietti. La decisione è stata assunta al termine del tavolo tecnico convocato ieri alla Cittadella Regionale dall’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Gianluca Gallo, che ha proposto una moratoria temporanea per evitare un impatto economico ritenuto insostenibile per pendolari e famiglie.

Gli aumenti tariffari erano stati spiegati come conseguenza dell’attuazione di una delibera di Giunta risalente al 2019. La misura di sospensione dell’esecutività dell’atto giunge, quindi, dopo giorni di forti polemiche e proteste diffuse in tutta la regione. In particolare, il sindacato Csa-Cisal aveva sollecitato l’immediata sospensione dei rincari e l’avvio di un confronto tra la Regione, le aziende del trasporto e le rappresentanze sociali per individuare una soluzione a un problema che aveva sollevato legittime proteste da parte dell’utenza.
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