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Sanità e legalità: firmati a Catanzaro i Protocolli per la vigilanza sui nuovi ospedali della Calabria

L'obiettivo è estendere anche alla sanità calabrese il modello di prevenzione antimafia rafforzata già applicato con successo nella ricostruzione post-sisma del centro Italia e nei grandi eventi come Milano-Cortina

Un passo decisivo nella lotta alle infiltrazioni mafiose nei grandi appalti pubblici è stato compiuto oggi a Catanzaro, dove sono stati firmati quattro Protocolli di legalità che disciplineranno le attività di vigilanza e controllo nelle fasi di affidamento e realizzazione dei nuovi ospedali della Sibaritide, di Vibo Valentia, della Piana di Gioia Tauro e di Locri.

Alla cerimonia, tenutasi alla presenza del Sottosegretario di Stato Wanda Ferro, hanno partecipato il Direttore della Struttura per la prevenzione antimafia, Prefetto Paolo Canaparo, il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e i Prefetti di Reggio Calabria, Cosenza e Vibo Valentia.

I Protocolli rientrano nel solco delle Linee guida approvate il 1° luglio scorso dal Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza Infrastrutture e Insediamenti prioritari, in attuazione dell’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione civile n. 1133 del 13 marzo 2025. L'obiettivo è estendere anche alla sanità calabrese il modello di prevenzione antimafia rafforzata già applicato con successo nella ricostruzione post-sisma del centro Italia e nei grandi eventi come Milano-Cortina.

I Protocolli contengono alcuni importanti aspetti innovativi concernenti i controlli e la vigilanza antimafia su:

  • le attività di cantiere, con particolare riferimento a quelle maggiormente esposte ai rischi infiltrazioni;
  • le forniture di materiali (con particolare riferimento al calcestruzzo) e lo smaltimento dei rifiuti e del materiale di risulta da scavo e demolizione;
  • il reclutamento, l’alloggiamento e il trasporto del personale.

Alla sottoscrizione di oggi farà seguito la stipula di apposite intese inerenti gli interventi di edilizia relativi alle aziende sanitarie di Reggio Calabria, Crotone, Catanzaro, Cosenza e Polistena.

«Da parte nostra c'è la volontà di far capire alla criminalità organizzata che siamo presenti, che lo Stato c'è» ha detto il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro per la quale si tratta di «protocolli importanti, i primi perché poi seguiranno quelli di Catanzaro, di Reggio Calabria, degli altri presidi con i quali la struttura di missione è già in contatto con l’Inail. L’obiettivo di questi protocolli è rafforzare la prevenzione e la vigilanza in una fase cruciale, quella dell’apertura e dello svolgimento dei cantieri, quando le pressioni della criminalità organizzata tendono a intensificarsi. I protocolli inoltre non si limitano all’aspetto antimafia, ma rafforzano anche i controlli in materia di legalità e sicurezza sul lavoro».

A sua volta, il Direttore della Struttura per la prevenzione antimafia, Prefetto Paolo Canaparo, ha spiegato che «i protocolli contengono alcuni profili molto innovativi, sia in tema di vigilanza nei cantieri, sia in tema di aiutare l’esigenza del lavoro e del lavoratore. E’ previsto che attiveremo a Roma una cabina di regia. Secondo Occhiuto «la legalità viene prima di tutto quando si tratta di circa un miliardo di investimento. In una regione complicata come la Calabria è utile che ci sia una sinergia tra tutti i livelli istituzionali».

Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha commentato lo stato di avanzamento dei lavori degli ospedali della Sibaritide, di Vibo Valentia e della Piana di Gioia Tauro a margine della sottoscrizione dei protocolli di legalità in Prefettura a Catanzaro: «È il lascito che vorrei fare ai calabresi, sono ospedali rimasti solo su carta per vent'anni» ha detto. «Stiamo procedendo molto velocemente - ha aggiunto - e vorrei che ricordaste come erano questi ospedali tre o quattro anni fa. Anche a Palmi, a breve, ci sarà lo scavo. La ditta ha già iniziato le lavorazioni. Il mio obiettivo è quello di dimostrare che anche in Calabria le opere pubbliche si possono fare. La sanità ha molto bisogno di grandi ospedali progettati ma mai realizzati».

In relazione ai fondi aggiuntivi richiesti dalla Regione ad Inail per realizzare i nuovi ospedali di Catanzaro, Cosenza e Crotone - un miliardo di euro da inserire nel nuovo piano di investimento - il presidente della Regione ha fatto sapere che "Inail investe i premi assicurativi su questa attività. Dapprima in Conferenza delle Regioni e poi in Conferenza Stato-Regioni saranno considerate tutte le richieste delle Regioni. Sarà realizzato un piano di investimenti».

«Devo dire - ha sostenuto Occhiuto - che il rapporto con Inail è molto positivo per cui non ho preoccupazione rispetto al fatto che le nostre richieste verranno accettate». Infine, sul fronte dell’uscita dal regime di commissariamento in sanità, che prevede la redazione di un nuovo piano di rientro, il governatore ha assicurato che «ci si sta lavorando. C'è un consenso da parte dei ministeri ma ci sono aspetti di dettaglio legati al piano di rientro ancora in fase di valutazione. Purtroppo - ha concluso Occhiuto - agosto è alle porte però confidiamo che questo approfondimento possa esserci già in questi giorni di agosto».

Un’azione concreta, dunque, che punta a garantire legalità, trasparenza e qualità nella realizzazione di infrastrutture fondamentali per la sanità calabrese.

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