
«Tra le principali irregolarità la mancata campionatura dei pasti, il livello insufficiente di pulizia dei locali adibiti a cucina ed alla distribuzione dei pasti, l’omessa fornitura dei dispositivi di protezione individuale al personale impiegato e l’assenza del servizio di raccolta differenziata». Emergono gravi criticità anche nell’ultimo report sugli accertamenti ispettivi effettuati presso il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria per la Calabria relativi al servizio di ristorazione a ridotto impatto ambientale nelle mense obbligatorie di servizio per il personale della Polizia penitenziaria ed alla concessione del servizio di vendita di generi extravitto ai detenuti ristretti nelle case circondariali di Reggio Calabria, Locri, Palmi, Catanzaro. Un monitoraggio e un'ispezione (dal 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025) che emergono dalla recente delibera dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac).
Ancora più grave si era rivelata una precedente ispezione nel plesso “San Pietro” a Reggio Calabria.
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