Calabria

Martedì 15 Luglio 2025

Ndrangheta, coca e crypto valute così si paga la “neve” in Colombia

Uno degli argomenti maggiormente trattati nelle conversazioni oggetto dell’attività intercettiva condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria sulla quale si fonda l’operazione denominata “Pratì”, coordinata dalla Dda reggina, diretta da Giuseppe Lombardo, che ha coinvolto 21 indagati, quello delle modalità di trasferimento dall’Italia al Sudamerica, in particolare in Colombia, è quello delle somme di denaro necessarie per pagare i carichi di cocaina da spedire in Italia e, più in generale, per sostenere le spese necessarie a portare avanti le trattative con i narcos colombiani. Al fine di evitare il rischio di controlli da parte delle forze dell’ordine, il metodo principale adottato era quello di effettuare numerosi trasferimenti di somme di denaro con importi non troppo elevati (fino a mille euro) attraverso comuni agenzie di money trasfer non solo a nome proprio ma, per non destare sospetti di sorta, anche a nome di altri soggetti collusi o compiacenti, selezionati tra parenti e conoscenti e ricompensati con una somma pari a circa il 10% dell'importo trasferito. A tal proposito, mirati accertamenti eseguiti dagli inquirenti presso alcune le agenzie statunitensi consentivano, infatti, di riscontrare numerosi trasferimenti di denaro effettuati negli ultimi anni (ossia sin dal 2012), senza alcuna apparente ragione lecita, da parte di alcuni degli indagati in favore di soggetti dimoranti in Colombia. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

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