Calabria

Domenica 13 Luglio 2025

'Ndrangheta, arrestato in Colombia il re del traffico di cocaina: chi è il boss Peppe Palermo, collante tra il clan Trimboli di Platì e i narcos

Il boss Giuseppe Palermo detto «Peppe» è stato arrestato a Bogotá, in un’operazione condotta dalla polizia colombiana e dall’Europol, nel quadro dell’operazione Pratì della squadra mobile della questura di Reggio Calabria, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, che ha portato alla cattura in Italia di altri 20 ricercati. Palermo, secondo quanto sostiene la Dda di Reggio Calabria, è l'uomo di collegamento tra il clan Trimboli di Platì e i narcos in Colombia. «Palermo guidava l’acquisto di grandi carichi di cocaina in Colombia, Perù ed Ecuador e controllava anche le rotte marittime e terrestri per trasportare la droga verso i mercati europei», ha detto oggi il generale Carlos Fernando Triana, direttore della polizia colombiana, aggiungendo che il suo arresto "ratifica l’impegno della Colombia nella lotta contro questo flagello e colpisce il cuore stesso del traffico mondiale di droga». La detenzione di Palermo si aggiunge a quelle, nel marzo scorso, del mafioso Emanuele Gregorini detto «Dollarino» a Cartagena de las Indias e, nell’ottobre del 2024, a Medellín, di Luigi Belvedere, soprannominato «Il colombiano», e di Gustavo Nocella, alias «Ermes», principale collegamento dei clan Rinaldi-Formicola, Amato-Pagano e De Micco. L’Italia ne ha chiesto l’estradizione, ritenendolo una figura chiave della potente mafia della 'Ndrangheta, che mantiene legami con il principale cartello produttore di cocaina in Colombia, il Clan del Golfo. La sua cattura fa parte di un’operazione internazionale coordinata da Europol e dalla polizia britannica, in cui sono state arrestate 21 persone, la maggior parte delle quali nel sud Italia. L’italiano «guidava l’acquisto di ingenti carichi di cocaina» dalla Colombia, Ecuador e Perù e coordinava «rotte marittime e terrestri» per il traffico di droga verso l’Europa, ha dichiarato il generale Carlos Triana, direttore della polizia colombiana, sulla piattaforma social X. L’uomo è stato arrestato in una strada pubblica mentre usciva da un supermercato da una dozzina di agenti delle forze speciali armati di fucili automatici e con maschere, come si vede in un video condiviso dalle autorità. Palermo, legato al clan di Platì, è considerato il «capo supremo della mafia italiana in America Latina», ha affermato Triana. Secondo Triana, il clan di Platì è «uno dei nuclei più segreti» della 'ndrangheta, una sovrastruttura criminale originaria della Calabria che mantiene legami con i cartelli albanesi e sudamericani. A marzo, le autorità colombiane avevano arrestato Gregorini a Cartagena (Colombia settentrionale), anch’egli identificato come membro della 'ndrangheta che coordinava i carichi di droga dai principali porti dei Caraibi colombiani. Il Clan del Golfo, con circa 7.500 membri, è la principale organizzazione criminale in Colombia, il Paese che produce più cocaina al mondo. «L'eccellente lavoro della nostra polizia di Stato, giustamente apprezzata per la indiscussa capacità operativa, ha assicurato alla giustizia Giuseppe Palermo, figura di spicco del narcotraffico legato alla 'ndrangheta. Un risultato straordinario, ottenuto grazie alla collaborazione tra la Squadra Mobile di Reggio Calabria, il Servizio Centrale Operativo, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e al coordinamento garantito dal Progetto I-CAN. L’Italia dimostra di essere in prima linea nella lotta alle mafie, anche oltre i confini nazionali. Alle donne e agli uomini in divisa che ogni giorno rischiano la loro vita per tutelare la sicurezza di tutti, va il mio grazie» ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

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