
È il 12 giugno, sono passate solo poche ore dall'annuncio del presidente Roberto Occhiuto di essere sotto inchiesta della Procura di Catanzaro. Nelle stanze del “cerchio magico” c'è allarme e preoccupazione.
L'ordine è stare attenti, a pronunciarlo è proprio Antonino Daffinà che quella mattina viene intercettato con una sua collaboratrice. Insieme commentano la notizia dell'inchiesta sul governatore e poi a bassa voce il sub commissario per l'emergenza depurazione inizia a chiedere informazioni su alcuni personaggi a cui era riuscito a far avere incarichi e consulenze. A partire da un professore universitario. Daffinà si informa sulle attività che il consulente avrebbe dovuto svolgere. Chiede se abbia inviato relazioni da gennaio, da quando è stato contrattualizzato.
L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti
Commenta la notizia