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La Calabria zavorra della Zes: nel resto del Sud “vola”. Perché gli investimenti restano fermi al palo?

A distanza di mesi dalla sua istituzione, oggi si possono tirare le prime somme e non sono numeri entusiasmanti, anzi si può sostanzialmente affermare che la Calabria è una zavorra che non permette il decollo della Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno. A fronte di dati abbastanza cristallizzati, infatti, le autorizzazioni richieste per aprire nuovi insediamenti produttivi in Calabria sono quasi pari allo zero e ci sono anche poche richieste relative agli ampliamenti.
Uno scenario davvero impressionante e, allo stesso tempo, desolante, soprattutto se si considera il dato che nelle altre regioni del Mezzogiorno gli investitori intenzionati a sfruttare i benefici di questo strumento sono parecchi e molto vitali. Non si conosce bene il motivo del flop, anche se la debolezza del circuito produttivo calabrese è nota e la regione sconta anni di ritardi rispetto al resto d’Italia, tuttavia, probabilmente, ci sarà dell’altro, dal momento che i tanti benefici messi sul piatto dal Governo –tra cui il credito di imposta – avrebbero dovuto consegnare un quadro molto più roseo di quello attuale.
Forse non c’è la giusta attrazione nelle zone delimitate nel perimetro della Zes: pochi servizi e scarsa connettività, ma anche una carente informazione. Di fatto in Calabria, dopo un parto lunghissimo della Zes regionale nel 2018, questo istituto è stato un vero fallimento.
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