
Le prospettive della Zes, il “fantasma” dell’Ets, l’incognita del rigassificatore e della piastra del freddo. E poi il gateway ferroviario, lo sviluppo del retroporto, gli investimenti del Pnrr milionari su banchine e infrastrutture tecnologiche. Sono tanti i tasselli da incastrare nel mosaico del porto di Gioia Tauro, indubbiamente il motore principale dell’economia calabrese, discussi ieri dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un colloquio telefonico con l presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Di «sviluppo portuale e produttivo dell’area di Gioia Tauro» parla il comunicato stampa romano.
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