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Crotone, l’immobile confiscato otto anni fa “restituito” al figlio del boss Arena

La sentenza della Corte d'appello di Salerno ha revocato il decreto del 2017 del Tribunale di Crotone. Il 57enne Pasquale è riuscito a dimostrare la provenienza lecita dei fondi adoperati per ristrutturarlo

Nulla di fatto. Ritorna nelle mani di Pasquale Arena, il 57enne figlio di Nicola Arena, boss del ceppo “Cicala” dell’omonima cosca di Isola Capo Rizzuto deceduto nel 2022, l'immobile confiscato otto anni fa in uno stralcio dell'inchiesta "Insula" della Dda di Catanzaro. Così ha deciso la Corte d'appello di Salerno. Che, accogliendo la richiesta dell'avvocato Tiziano Saporito nell'ambito del giudizio-bis, ha revocato il decreto di confisca adottato il 23 giugno 2017 dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Crotone (diventata definitiva il 25 settembre 2019), disponendo la restituzione dello stabile di Isola Capo Rizzuto a Pasquale Arena.
A sparigliare le carte in tavola è stata la sentenza del Tribunale di Crotone. Il quale, in un troncone processuale di "Insula", il 31 gennaio 2023 assolse «perché il fatto non sussiste» Pasquale Arena e Francesco Scino dall'accusa di intestazione fittizia di denaro in merito alla ristrutturazione dello stabile.
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