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Clan Corigliano-Comito nel Crotonese, il pm chiede 22 condanne

Estorsioni e traffici d’armi e droga. Da Rocca di Neto i “tentacoli” si allungavano fino a New York

20020605 - ROMA - POL - GIUSTIZIA: ANMA INCONTRA CASTELLI E CONFERMA SCIOPERO DOMANI - Un'immagine d'archivio che mostra una toga lasciata su di una sedia in un'aula di tribunale. DANILO SCHIAVELLA/ANSA/TO

Da un lato le estorsioni e i danneggiamenti, dall'altro il traffico di droga e la disponibilità di armi. Le attività della cosca Corigliano-Comito di Rocca di Neto sono state “riassunte” così ieri dal pm Pasquale Mandolfino della Dda di Catanzaro nella requisitoria davanti al Tribunale di Crotone al processo a presunti esponenti e fiancheggiatori. Le indagini – ha argomentato il pm – presero piede a marzo 2020 in seguito a un’informativa dell’Fbi sulle ipotizzate estorsioni che alcuni esponenti del gruppo criminale rocchisano avrebbero perpetrato ai danni di locali di Manhattan. La prosecuzione degli accertamenti portò all'operazione scattata il 19 dicembre 2022 con 18 fermi eseguiti dalla Squadra mobile di Crotone. Con quel blitz, gli inquirenti si dissero convinti di aver disarticolato la ‘ndrina capeggiata da Pietro Corigliano che sarebbe stata in grado di allungare i “tentacoli” anche negli Stati Uniti.
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