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Liste d’attesa, Schillaci avverte (anche la Calabria): «Pronti con i poteri sostitutivi»

Il Ministro della Salute lancia l’ennesimo aut aut alle Regioni come la Calabria dove il quadro è complesso. Da Roma più volte è stato evidenziato come la Cittadella non abbia speso i fondi per visite ed esami rapidi

Il Ministero della Salute non molla la presa sul monitoraggio delle liste d’attesa. Nonostante la piattaforma attivata a livello nazionale, resta alta l’attenzione su uno degli storici punti deboli del settore in Calabria. «Ora abbiamo uno strumento efficace - sono la parole del ministro Orazio Schillaci - per intervenire, abbiamo i dati. Da settembre potremo agire, quando sarà necessario, con i poteri sostitutivi per affrontare le criticità. Non vogliamo fare delle pagelle sulle Regioni, ma aiutarle a risolvere i problemi». Cosa si può fare per tagliare le liste di attesa?

«Finalmente abbiamo una piattaforma trasparente con i dati sulle attese forniti dalle Regioni - è stata la risposta fornita recentemente dal ministro in un’intervista al Messaggero -. Rispecchiano puntualmente la situazione Asl per Asl, prestazione per prestazione. Partendo dai dati oggettivi, si può agire. Vero, ci sono ancora dei casi di grande difficoltà con ritardi inaccettabili nell'erogazione di alcune prestazioni essenziali. Ma con i dati alla mano che fino ad oggi non c erano, possiamo migliorare e credo che quindi siamo sulla strada giusta. Il quadro è a macchia di leopardo, ma in alcune Regioni si notano già dei miglioramenti per l'introduzione della legge».
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