
La scuola virtuosa. Capace di stare accanto ai suoi studenti, aiutandoli a superare disagi e difficoltà. Una scuola dunque sempre più vocata a coltivare le sensibilità dei singoli, a valorizzarne le peculiarità, a difenderne pure i diritti quando vivono condizioni difficili.
La storia d’una cinquantatreenne che frequentava i corsi serali perché desiderosa di ottenere il diploma di scuola superiore che da giovane non aveva potuto avere, ci restituisce l’esatta dimensione della virtuosità del sistema d’istruzione pubblica nella nostra regione. Ammalatasi durante la frequentazione dei corsi, la donna ha ottenuto di essere inserita in un programma d’istruzione domiciliare riuscendo, nonostante le sofferenze e gli oggettivi ostacoli legati alla patologia ed ai ricoveri ospedalieri, a concludere il corso di studi. Un piccolo, grande, passo che qualifica l’intero mondo calabrese della scuola. La 53enne ha ringraziato con una bellissima lettera l’istituto ISS “Careri” di Oppido Mamertina, diretto da Giuseppe Martino, al quale è iscritta. Un istituto che ha potuto attivare l’istruzione domiciliare grazie a un efficace meccanismo che ha coinvolto il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti, i suoi collaboratori e l’istituto “polo” in Calabria per l’istruzione domiciliare e la scuola in ospedale che è il Comprensivo di Cosenza “Roberta Lanzino” di via Negroni, diretto da Marina Del Sordo.
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