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Immobili non residenziali, in Calabria l’offerta è bassa

Il report dell’Agenzia delle Entrate evidenzia una scarsa presenza sul mercato di uffici e negozi con il valore più scarso d’Italia. Un altro indice che rivela la debolezza dell’economia calabrese

La Calabria ha una bassa fetta di immobili destinati a uffici che registrano una contrazione nelle vendite. È ciò che emerge dal rapporto dell’Agenzia delle Entrate sul patrimonio immobiliare italiano non destinato alle abitazioni, che certifica la debolezza di una fetta importante di edifici anche in termini di quotazione che a livello nazionale si attesa 1.136 euro al metro quadrato. Umbria e Calabria sono le regioni con la quotazione media più bassa circa 835 euro al metro quadrato. Nel 2024 risultano censite negli archivi catastali quasi 626 mila unità immobiliari della tipologia uffici, poco più della metà si trova nelle aree del Nord, quasi il 53%, circa il 21% al Centro e il restante 26% è ripartito tra Sud e Isole. Come si evince dal rapporto la Calabria è ai margini di questo rapporto: la Lombardia è la regione con la quota di stock più elevata, pari a 21,1%, seguita da Emilia-Romagna e Veneto, entrambe al di sopra del 10%, da Lazio e Toscana, rispettivamente con quote del 7,7% e 7,9%, mentre al Sud e nelle Isole spiccano Campania (6,5%), Sicilia (5,8%) e Puglia (5,6%).
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