Investimenti previsti per 2,8 miliardi di euro, ricadute occupazionali potenziali per 9.816 unità. Sono alcuni dei dati che emergono dalla delibera interlocutoria del Collegio del controllo concomitante della Corte dei conti in merito all’attività svolta dalla Zes unica del Mezzogiorno nell’attuazione del piano strategico. I magistrati contabili della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato hanno approvato la relazione sullo stato di avanzamento della Zona speciale, facendo entrare nel vivo quell’attività di monitoraggio prevista dal Decreto Sud.
La Corte già lo scorso anno aveva acceso i riflettori sulla Zes, sollecitando il governo all’approvazione del piano strategico arrivata poi negli ultimi mesi del 2024. Il sistema viaggia dunque da diversi mesi ormai a pieno regime, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo industriale delle otto regioni del Mezzogiorno, ognuna con le proprie filiere di riferimento.
I dati complessivi registrati dal Collegio di controllo concomitante mostrano una mole interessante di risorse e agevolazioni, con ripercussioni potenziali che potrebbero essere consistenti. E le facilitazioni nel rilascio delle autorizzazioni stanno in effetti portando a un rapido flusso di risorse e agevolazioni sul territorio: basti pensare che al 9 aprile scorso, a fronte di una richiesta complessiva di crediti d’imposta per oltre 2,5 mld erano già stati resi disponibili circa 2 mld.
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