
Nonostante moniti e richiami, su molti arenili calabresi le amministrazioni comunali continuano, puntualmente, ad effettuare o consentire interventi di pulizia delle spiagge utilizzando ruspe, trattori e bulldozer cingolati. Una prassi che, troppo spesso e in violazione della normativa vigente, incide persino su aree di pregio naturalistico, dove si trovano dune, comunità vegetali psammofile e specie tipiche come il giglio di mare, l’efedra, oppure specie protette che nidificano sulle coste calabresi, come la tartaruga Caretta caretta, il Fratino (Charadrius alexandrinus) e il Corriere piccolo (Charadrius dubius). Proprio un pulcino di quest’ultima specie, inserita nella Lista Rossa 2011 degli Uccelli Nidificanti e protetta dalla Convenzione di Berna e dalla legge nazionale n. 157/1992, è stato purtroppo schiacciato da un mezzo pesante durante la pulizia della spiaggia a Santa Caterina dello Ionio.
La Regione Calabria ha più volte emanato provvedimenti per ricordare il divieto di utilizzare mezzi meccanici per la pulizia delle spiagge e di transitare con fuoristrada o altri veicoli su ruote che possano alterare il profilo delle dune, prevedendo sanzioni economiche per i comuni inadempienti. Insieme ad altre associazioni ambientaliste, Legambiente Calabria ha ripetutamente lanciato appelli alle amministrazioni comunali affinché tutelino attivamente le spiagge, le specie protette e i loro habitat, operando con cura durante le pulizie degli arenili, nella gestione dei rifiuti e nella depurazione, applicando in modo concreto la normativa esistente.
Allo stesso tempo, Legambiente chiede alla Regione Calabria di garantire la tutela e la salvaguardia degli ecosistemi costieri, della flora e della fauna, effettuando controlli rigorosi sul rispetto delle norme e assicurando a tutti il diritto al libero utilizzo del bene collettivo spiaggia.
Purtroppo, su molte spiagge calabresi si trovano ancora troppi rifiuti, costituiti per oltre l’80% da plastiche e mozziconi di sigaretta. “La protezione delle spiagge, degli ecosistemi e la salvaguardia delle specie protette, sia faunistiche che floristiche, - dichiara Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria - non è solo un dovere etico ed ecologico, ma rappresenta anche una concreta opportunità di sviluppo di forme di turismo ecosostenibile, che possono diventare importanti fonti economiche per la nostra Regione”. “La Calabria deve essere in grado di fermare l’impatto devastante – continua Parretta - che le attività umane hanno sulle nostre splendide coste, tutelando il grande valore della biodiversità, che costituisce un’importante attrattiva per un turismo consapevole. Un esempio virtuoso è rappresentato dai quasi venti Comuni calabresi che, fino ad oggi, hanno aderito al protocollo ‘Comuni amici delle Tartarughe’ nell’ambito del progetto Life Turtlenest.”
Inoltre, Legambiente Calabria invita la cittadinanza a partecipare attivamente alle giornate di pulizia di spiagge e fondali, come quella che si terrà a Tropea dal 14 al 16 luglio nell’ambito della campagna “Puliamo il Mondo” insieme ai sub. Sono previsti talk il 14 e 15 luglio all’interno dei locali della Green Station di Santa Domenica di Ricadi e, il 16 luglio, nel porto di Tropea, un evento a bordo della storica imbarcazione di Goletta Verde di Legambiente, durante il quale saranno presentati i dati dei monitoraggi effettuati nei nostri mari.
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