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Sud avanti ma sempre più a rilento, probabile calo del Pil in Calabria

La Svimez sull’andamento dei territori: in frenata gli investimenti privati da Superbonus però aumenta il peso del Pnrr. L’industria spinge la regione ma calano agricoltura e servizi

ROMA (ITALPRESS) – A seguito della firma di un accordo di finanziamento con il ministero dell’Economia e delle Finanze per la creazione di un Fondo di Fondi nell’ambito del Pnrr a sostegno del turismo sostenibile e della rigenerazione urbana, la Banca europea per gli investimenti e il ministero del Turismo lanciano il Fondo tematico per

Il Mezzogiorno continua a crescere più del Nord ma il fiato diventa sempre più corto. È la fotografia che arriva dall’ultimo rapporto Svimez sul Pil delle regioni. L’effetto Pnrr si fa sentire sui territori del Sud che da un lato hanno perso la spinta degli investimenti privati legati al Superbonus ma hanno trovato lo slancio del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Certo, la performance non è la stessa dell’anno passato: nel 2024, come nel biennio precedente, il Pil delle regioni meridionali è aumentato più di quello del Centro-Nord facendo registrare un +1% contro lo 0,6. Ma rispetto al 2023 il divario di crescita a favore del Sud, spiega la Svimez, «si è tuttavia ridotto: da un punto percentuale a soli 0,4». In sostanza, nel periodo 2022-2024 il Pil è cresciuto dell’8,6% al Sud e del 5,6 al Nord, con uno scarto cumulato di 3 punti. Le stime indicano una crescita al Sud nel 2022 del 6,1%, dell’1,5% nel 2023 e dell’1 l’anno scorso.
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