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Occhiuto dai pm entro fine luglio, determinanti le perizie sui recessi

Il procuratore Curcio ha confermato la disponibilità a sentire il governatore, ma rispetto a un interrogatorio al “buio” la difesa preferirebbe aspettare la definizione dell’indagine per rispondere a ipotesi di reato precise

Il primo a finire nella rete della Tributaria è stato il manager Paolo Posteraro. Il suo nome emerse da una segnalazione dell’Antiriciclaggio di Bankitalia, nel 2021, nella quale, come riportò il “Domani”, si faceva riferimento a pretese “anomalie”. In particolare, la lente si posò sul passaggio di quote societarie con alcuni bonifici in favore di Roberto Occhiuto, all’epoca in piena campagna elettorale per l’elezione alla Regione. Poi, il silenzio. Sembrava una vicenda chiusa, e, invece, accertamenti tecnici, acquisizioni di carte contabili e intercettazioni telefoniche hanno portato a galla sospetti che sono diventati ipotesi di reato in questi ultimi dodici mesi. Un anno di indagini, come ha spiegato il capo dei pm di Catanzaro, Salvatore Curcio, nel suo intervento a “Trame”, in cui è stato fatto un gran lavoro da parte degli inquirenti.
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