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Occhiuto indagato, accertamenti sulla gestione dei fondi comunitari. La Procura procede anche per truffa

27/09/2013 - Cosenza - Controlli fiscali della guardia di finanza

Nell’inchiesta in cui è indagato per corruzione il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, la Procura di Catanzaro procede anche per truffa. Questo reato compare nel decreto di perquisizione e sequestro, notificato venerdì scorso all’indagato Paolo Posteraro, ex socio del vicesegretario di Forza Italia.

Gli accertamenti della guardia di finanza riguardano la gestione della «Tenuta del Castello Società Agricola Srl», costituita nel 2019 e il cui capitale sociale, fino al 2022, era diviso tra Occhiuto, Posteraro e una terza persona. Nel provvedimento si fa riferimento a «un finanziamento di 58mila euro relativo alla partecipazione ad un progetto comunitario 'Trace Windu', somme - si legge - incamerate dalla società, ma né giacenti nelle casse sociali né destinate all’uso per il quale erano state erogate da parte dell’allora organo amministrativo».

«Dalle indagini finanziarie - scrivono i magistrati - è possibile rilevare come, nell’arco di 42 giorni (dal 17 marzo al 29 aprile 2022), l’importo percepito quale prima tranche del finanziamento sia stato totalmente distratto dall’allora amministratore Paolo Posteraro per essere destinato a finalità diverse da quelle del progetto, tra cui bonifici verso Fpa Retail Srl (10mila euro), Ytam Srl (4mila euro), Paolo Posteraro (12mila euro), Roberto Occhiuto (12 mila euro) e Valentina Cavaliere (2mila e 80 euro)». Per gli inquirenti, «ne emerge, allo stato, il fumus di una malversazione di erogazioni pubbliche nonché, qualora fosse accertata la carenza dei presupposti per l’ammissione al finanziamento, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ovvero di una indebita percezione di erogazioni pubbliche».

Al vaglio della Procura, inoltre, ci sono gli incarichi ricevuti, dal 2017 al 2024, dall’indagato ed ex socio Paolo Posteraro per un totale di oltre mezzo milione di euro. Quest’ultimo, stando alle indagini della guardia di finanza, «è stato destinatario di nomine conferite da parte di pubblici ufficiali con i quali Occhiuto può vantare relazioni esistenti, con il conseguente incasso di una somma complessivamente pari a 554mila 217 euro».

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