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Nella Piana di Gioia Tauro l’ennesima estate di “sete: oltre ai pozzi servono investimenti

Dalla gestione Arrical i sindaci si attendono progressi anche nel campo dell’Intelligenza artificiale e dell’alta ingegnerizzazione. E nella zona tirrenica l’apporto della diga sul Metramo

La carenza idrica in Calabria durante la stagione estiva non fa più notizia. È, piuttosto, una compagnia a cui tante comunità hanno dovuto abituarsi, tra disagi e ricadute economiche concrete. Un tema delicato, e assolutamente attuale, che oggi chiede nuove strategie per non cadere nel circuito dell’emergenza diffusa. Nonostante le precipitazioni registrate in inverno e a inizio primavera, anche quest’anno la situazione delle falde acquifere appare “critica”.
Gli ultimi dati ufficiali in merito, diffusi lo scorso 27 maggio dall’Osservatorio sugli utilizzi delle risorse idriche dell’Autorità distrettuale di bacino dell’Appennino Meridionale, hanno confermato lo stato di severità idrica per i territori di competenza, sia per il comparto potabile che per quello irriguo. In particolare, per l’area calabrese, è stata confermata la severità idrica «elevata» per le province di Reggio e Crotone.

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