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Nella Piana di Gioia Tauro gli agrumi restano sugli alberi: crisi senza fine

Una crisi senza fine che dura da anni nella Piana di Gioia Tauro, che per le sue caratteristiche sarebbe potuta diventare il fiore all’occhiello di tutto il Sud e, invece, è relegata nei bassi fondi del mercato agricolo. Sempre più piccoli coltivatori abbandonano i terreni una volta fiorenti con ricadute negative economiche e occupazionali. Il mercato degli agrumi nella Piana di Gioia Tauro nel 2025 è in una situazione critica. Le clementine, che avrebbero dovuto rappresentare un’importante fonte di guadagno, sono rimaste in gran parte sugli alberi, mentre le arance presentano un elevato scarto. L’abbondanza di prodotto invenduto ha soffocato l’industria del succo, che non riesce a smaltire la sovrapproduzione. Secondo la Coldiretti «la raccolta di arance destinate all’industria è praticamente ferma, con prezzi che si aggirano intorno ai 18 centesimi al chilo, mentre sul fresco le varietà tardive come il “Lane Late” hanno mercato. La situazione per i limoni è più allarmante: il mercato del fresco è bloccato e l’industria li ritira a soli 14 centesimi.
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