A Cetraro è stato perpetrato pochi giorni fa l’ennesimo omicidio. Senza strumenti di supporto importanti, considerata la scarsa collaborazione della gente, tutto risulta più complesso. L’omicidio sarebbe avvenuto attorno alle 17,40. I killer erano due, vestiti di nero e a bordo di uno scooter di grossa cilindrata. Il passeggero del mezzo è sceso e avrebbe sorpreso alle spalle Corallo che, girandosi d’istinto, è stato raggiunto da cinque colpi di pistola tra petto e torace. Ma la tranquillità del litorale è stata scossa da un altro grave recente episodio. L’incendio devastante di Campora San Giovanni ad Amantea ha riacceso i riflettori sul racket e sulle estorsioni. Amantea si conferma un territorio complesso e vulnerabile, e il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine rimane, purtroppo, solo un tema da campagna elettorale. Così come accade anche nella vicina Cetraro dove la nascita della nuova Caserma si trascina insoluta da circa quindici anni. Nei giorni scorsi il paese è sceso in piazza grazie a un prete coraggioso che non si è mai rassegnato: don Loris Sbarra. L’iniziativa è stata partecipata, ma non ha avuto quelle adesioni che erano state preventivate. Omicidi, tentati omicidi e atti intimidatori hanno scosso diverse località della costa tirrenica cosentina, da Amantea a Paola, passando per Cetraro e Scalea. Spari, auto incendiate, minacce ai danni di commercianti e amministratori locali: segnali che riportano alla memoria gli anni bui in cui il territorio era teatro di faide e infiltrazioni mafiose. Il territorio è tornato al centro delle cronache con una scia di episodi criminali preoccupanti. Residenti e amministratori locali temono una nuova escalation di violenza legata a regolamenti di conti e controllo del territorio. L’ultimo episodio ai danni di un commerciante ortofrutticolo, ma ancor prima diversi attentati si erano registrati sul litorale: escavatori, mezzi scolastici, ruspe e lidi dati alle fiamme. Proprio gli stabilimenti che hanno da pochi giorni aperto i battenti sono da anni presi di mira dalla criminalità, che ha fiutato l’affare redditizio e considera il mare un altro business.