
Una tragedia sul lavoro si è consumata oggi al chilometro 266 dell’Autostrada del Mediterraneo, tra gli svincoli di Cosenza e Altilia. Salvatore Cugnetto, 55 anni, originario di Lamezia, ha perso la vita a seguito di un colpo violento al torace, causato dalla lancia che si è improvvisamente liberata durante un’operazione di idrodemolizione, non gli ha lasciato scampo.
I soccorsi sono stati tempestivi, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Salvatore era un lavoratore, un padre di famiglia. È morto mentre cercava di guadagnarsi da vivere. Il dolore per la sua scomparsa è immenso, e si unisce all’indignazione di fronte a un’altra morte che si poteva e si doveva evitare.
Questa nuova perdita conferma una drammatica realtà: nei cantieri si continua a morire. L’edilizia rimane uno dei settori più esposti agli incidenti mortali. Ogni vittima è una ferita aperta nel corpo del Paese. "Nessuno dovrebbe uscire di casa per lavorare e non fare più ritorno - scrive la Fillea CGIL - Nessun figlio dovrebbe crescere senza un padre per colpa di negligenze evitabili. Le responsabilità sono diffuse e chiare: imprese, istituzioni e politica devono assumersi il peso delle loro azioni e delle loro omissioni. È tempo di rompere il silenzio, di spezzare la catena di ricatti, precarietà e paura che continua a uccidere. È necessario investire davvero nella sicurezza, nella formazione, nei controlli, e farlo ora. Chiediamo, con forza, che si faccia piena luce su questa morte e su tutte le altre. Serve una procura nazionale dedicata agli infortuni mortali sul lavoro, per garantire verità, giustizia e prevenzione. “La vita di un lavoratore vale più di ogni profitto”, ha dichiarato Simone Celebre, segretario generale della Fillea Cgil Calabria. “La Fillea CGIL continuerà a lottare finché questa strage non finirà. La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta, non un optional.”
Occhiuto: cordoglio Giunta per operaio deceduto, in un Paese civile non si può morire di lavoro
“Esprimo il mio cordoglio della Giunta della Regione Calabria e la più sentita vicinanza ai familiari e ai colleghi dell’operaio tragicamente deceduto oggi mentre era al lavoro sull’autostrada, tra gli svincoli di Altilia e Rogliano. Questa ennesima tragedia ripropone in modo drammatico il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il mio governo regionale sta affrontando questa emergenza con urgenza e con il massimo senso di responsabilità, lavorando in sinergia con i sindacati e con le organizzazioni datoriali. L’obiettivo è chiaro: rafforzare la prevenzione, aumentare i controlli e garantire condizioni di lavoro sicure per tutti. Non si può e non si deve morire di lavoro. È inaccettabile e indegno di un Paese civile”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
Il cordoglio del Consiglio regionale
“A nome del Consiglio regionale della Calabria esprimo profondo cordoglio ai familiari dell’operaio tragicamente scomparso mentre si trovava in un cantiere dell’A2 del Mediterraneo nel Cosentino. Una nuova triste giornata macchiata dal sangue di un lavoratore. Purtroppo, quella delle morti del lavoro è una piaga che non accenna ad arrestarsi e che nel nostro Paese ha già mietuto troppe vittime, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. L’impegno delle istituzioni deve essere indirizzato ad affermare la cultura della prevenzione e a rendere i controlli più efficaci per assicurare l’incremento della sicurezza delle persone. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione”. Così il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.
Anas, cordoglio per il decesso di un lavoratore nel cantiere del viadotto ‘Friddizza’ sulla A2
Anas esprime profondo cordoglio alla famiglia del lavoratore deceduto questa mattina a seguito di un incidente in un cantiere in Calabria sulla A2 “Autostrada del Mediterraneo” dove sono in corso i lavori di risanamento strutturale e miglioramento sismico del viadotto “Friddizza”. Al momento dell’accaduto, il lavoratore era impegnato nelle attività di idrodemolizione e, per cause in corso di accertamento, è stato colpito dal getto d’acqua. Anas ha avviato, insieme all’appaltatore, ogni verifica volta a chiarire la dinamica dell’incidente e fornire ogni supporto alle autorità competenti.
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