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Presunti brogli elettorali a Reggio: tutti a processo i cinque indagati

Il gip ha ravvisato il «concorso morale e materiale» che nel seggio n. 88 di Sambatello alle Comunali e Regionali del 2020 avrebbe compilato schede e contraffatto preferenze

Andranno a processo per i presunti brogli elettorali consumati a Reggio, nell'ormai celebre seggio numero “88” nella frazione collinare nord Sambatello. Il Gup di Reggio Calabria, Francesca Mesto, ha rinviato a giudizio le cinque persone che, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbero alterato i consensi elettorali a favore di specifici candidati nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Reggio Calabria del 20 e 21 settembre 2020 e per la corsa al Consiglio regionale della Calabria del 26 gennaio 2020. Affronteranno il dibattimento, avendo scelto il processo con rito ordinario, davanti al Tribunale collegiale di Reggio Calabria (il via il 23 settembre) Daniel Barillà, il giovane imprenditore della Vallata del Gallico amante della politica e militante del Partito democratico, e chi l'avrebbe coadiuvato: Caterina Iannò e Martina Giustra – nelle vesti di scrutatrici – e Pio Antonio D’Ascola e Natale Corsaro perchè, si legge nelle contestazioni d'accusa, «compilavano surrettiziamente (in luogo degli aventi diritto) le schede, esprimendo il voto in favore di candidati di loro gradimento».

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