Per la città di Taurianova l’anno da Capitale Italiana del Libro è terminato con un sogno: non tornare indietro rispetto ai progressi culturali e sociali fatti. Ma cosa ha lasciato l’evento culturale nazionale? La chiusura ufficiale, dopo una lunga cavalcata non immune da critiche e polemiche, ha certificato la bontà di un percorso bello e complesso, che ha visto protagonista l’amministrazione comunale e che ha impegnato centinaia di “attori” tra collaboratori, tecnici, scrittori, artisti, associazioni, fondazioni e case editrici, in oltre trecento tra eventi ed attività diffuse sul territorio comunale. A sostegno di tale gigantesco programma, le risorse messe in campo dal Ministero della Cultura attraverso il Centro per la lettura e il libro (500mila euro) e quelle successivamente stanziate dalla Regione Calabria (250mila euro). L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale