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La metamorfosi di Monardo “portavoce” del clan Bellocco

Arrestato nell’inchiesta sulla ’ndrangheta a San Siro, l’imprenditore di Soriano si vantava di aver “cresciuto” il giovane Antonio, assassinato lo scorso settembre. «Omicidio pilotato dalla Calabria», secondo Klaus Davi

L’atteggiamento di Filippo Monardo sarebbe cambiato radicalmente nel giro di poche settimane: da spregiudicato a “fantasma”. Imprenditore di Soriano, già consigliere comunale della vicina Sorianello – dimessosi dopo che il suo nome è salito agli onori delle cronache per la vicenda della ‘ndrangheta nelle curve di San Siro – e dirigente della locale squadra di calcio, Monardo è stato arrestato lunedì per una presunta storia di usura aggravata dalla finalità di agevolare la cosca Bellocco di Rosarno. Spalleggiato da un compaesano, Giuseppe Orecchio, secondo la Procura antimafia di Milano avrebbe prestato a un imprenditore lombardo la somma complessiva di 44mila euro pattuendo interessi pari all’803% annuo.
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