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Lavoro, quattro morti in due mesi: in Calabria una strage senza fine

Dopo le 19 vittime censite nel 2024, il nuovo anno è ricominciato nel segno delle tragedie.Diminuiscono gli incidenti denunciati ma il numero dei decessi rimane purtroppo stabile

Il cielo ha recuperato i colori dei giorni migliori ma il Primo maggio è sorto in mezzo a un orizzonte livido di rabbia e dolore. Non doveva più succedere, è successo. Ancora una volta. San Giorgio Albanese, piccolo borgo del Cosentino, sospeso tra il cielo della Sila Greca e il mare dello Jonio, è in lutto per la morte di un concittadino, un ex carabiniere di 73enne che martedì (che si conferma il giorno nero per gli incidenti mortali nei luoghi di lavoro), per cause da accertare, è rimasto schiacciato sotto un mezzo agricolo nel suo fondo. È lui l’ultimo caduto in una Calabria che rimane terra di conflitti e sofferenza nel nome dei diritti del lavoro.
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