
Ricorsi, denunce, accuse di violazioni dell’anonimato e di conflitti d’interesse tra candidati e commissari: è caos sul concorso per 578 dirigenti scolastici bandito il 18 dicembre 2023. La situazione più difficile è in Campania dove la Direzione scolastica regionale ha disposto giorni fa la sospensione del calendario degli orali, non ancora iniziati. Ed oggi è intervenuto lo stesso ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
Il dicastero di viale Trastevere ha reso noto che si riserva di assumere «tutti i provvedimenti necessari» e «le iniziative opportune» presso le sedi competenti per garantire la correttezza e la trasparenza delle prove. «Se dovessero evidenziarsi illeciti di rilievo penale provvederò personalmente a segnalare alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei conti per i profili con rilievo erariale», assicura Valditara, aggiungendo che «non saranno tollerate opacità». Il dicastero puntualizza che le commissioni d’esame sono scelte a livello regionale e non centrale. E che ad oggi in quasi tutte le regioni si stanno regolarmente svolgendo le prove orali del concorso. Sono in corso di esame i ricorsi relativi alle prove scritte per Lazio, Puglia e Calabria, mentre sono stati già rigettati i ricorsi presentati in Veneto e Abruzzo.
Il ministero sta seguendo l’evoluzione del contenzioso e «continuerà a vigilare attentamente nell’interesse della scuola italiana e dei partecipanti, che con sacrifici ed impegno sostengono le prove concorsuali», conclude Valditara. Intanto le opposizioni si sono mosse e hanno presentato numerose interrogazioni.
«Le problematiche sollevate sono gravi: mancata applicazione delle misure previste dal bando, legami di parentela, rapporti professionali pregressi e casi di esaminatori che valutano colleghi o persone con cui si sono scambiati i ruoli in passato. Alcuni candidati hanno presentato ricorsi al Tar e un esposto in Procura. È fondamentale che i ministri diano risposta all’interrogazione quanto prima», scandisce Antonio Caso, capogruppo M5S in Commissione Cultura.
"Chiediamo a Valditara di intervenire il prima possibile e chiarire cosa intenda fare per verificare eventuali irregolarità e tutelare i diritti di tutti i candidati», fa sapere anche Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd. «A seguito delle tantissime segnalazioni di irregolarità nelle prove scritte e orali, che hanno sollevato forti preoccupazioni riguardo la trasparenza e l’integrità dell’intero processo di selezione, ho presentato un’interrogazione a Valditara sul conflitto di interesse tra commissari e candidati, sulle anomalie nelle griglie di valutazione e sulle discriminazioni nei confronti di candidati con disabilità», afferma infine il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama. Ed anche o sindacati dei presidi Anp e DirigentiScuola invitano ad una riflessione e ad una revisione profonda dei meccanismi di accesso alla professione.
Caricamento commenti
Commenta la notizia