
Le (lunghe) liste d’attesa sono uno dei fronti deboli della sanità calabrese. D’altronde, la storia è tristemente nota: per esami e visite specialistiche occorre attendere e, in alcuni casi, addirittura anni. Un cambio di passo (almeno di spera) potrebbe arrivare con l’istituzione del Sistema nazionale di governo delle liste di attesa (Singla), che avrà il compito di coordinare le azioni nazionali, gestire l’equilibrio tra domanda e offerta e vigilare sull’appropriatezza delle prestazioni. Il nuovo organismo è stato inserito all’interno del disegno di legge sulle prestazioni sanitarie attualmente all’esame del Senato. Il ddl prevede premi per le Regioni che rispettano i tempi massimi di attesa, e obbliga le amministrazioni a legare almeno il 30% dell’indennità di risultato dei dirigenti sanitari al raggiungimento di tali obiettivi. Tra le novità del nuovo Sistema c’è l’istituzione di un registro delle segnalazioni online per raccogliere dai cittadini disservizi e criticità, e ciò al fine di ridefinire i compiti dell’Osservatorio nazionale.
Altro stop ai gettonisti
E con l’obiettivo di contrastare il ricorso al personale esterno (i cosiddetti “gettonisti”), si amplia la possibilità per il Servizio sanitario pubblico di assumere medici con contratti di collaborazione coordinata. Gli specialisti ambulatoriali interni potranno essere retribuiti fino a 100 euro lordi orari per prestazioni straordinarie, con uno stanziamento dedicato.
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