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(Dis)servizio idrico, in Calabria “insoddisfatte” quasi quattro famiglie su dieci

Dati Istat: la Calabria fanalino di coda nazionale. A Cosenza le maggiori criticità nell’erogazione

Acqua: Regioni Ue, rammarico per mancata revisione direttiva

Non solo razionamento ma anche lamentele per le tariffe. Il servizio idrico calabrese è in sofferenza, e questo è cosa nota ma i dati Istat relativi al periodo dal 2020 al 2024 raccolti in un report in occasione della Giornata dell’acqua testimoniano che ancora il percorso per riordinare il settore è lungo. A seguito della riforma che nel 1994 ha introdotto il servizio idrico integrato, il numero dei gestori continua a diminuire. L’attuazione della riforma è tuttavia incompleta e persiste una frammentazione nella gestione, soprattutto in Calabria, Campania, Molise, Sicilia, Valle d'Aosta e nelle province autonome di Bolzano e Trento. Nel triennio 2022-2024 sono però emersi importanti segnali di integrazione gestionale, in corso di consolidamento.
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