La Calabria sempre più vuota appare rassegnata a un destino di desolata anzianità. Le previsioni demografiche di lungo periodo indicano, in generale, un rafforzamento della tendenza allo spopolamento delle aree economicamente meno attrattive e al loro progressivo invecchiamento. I numeri dell’inverno demografico già in corso diventano indicatori di scenari futuri sempre più allarmanti.
Un parametro, in particolare, sta già delineando le scelte politiche future per contenere i nuovi bisogni e non solo quaggiù al Sud. Del resto, è tutta l’Italia a vivere il crollo delle nascite con culle che diventano sempre più vuote. Una picchiata nelle nascite che finisce per riverberare nelle scuole dove con la perdita di nuovi iscritti si registrano meno docenti in cattedra. Le stime dell’Istituto di statistica di Stato definiscono il perimetro di un dissesto all’anagrafe che riguarda soprattutto le fasce di giovani under 19, tradizionale serbatoio per le scuole di ogni ordine e grado. Nell’ultimo lustro (2019-2024), in Calabria, il saldo negativo è di ben 23.677 giovani (di età compresa tra 0 e 18 anni) in meno, grazie anche all’ammortizzatore numerico di stranieri regolari (in tutto sono 19.632 quelli distribuiti in età scolastica).
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