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Addio a Lucio Villari: storico e divulgatore calabrese, aveva 91 anni. Occhiuto: “Uno dei più illustri”

E' morto ieri sera a Roma, era nato nel 1933 a Bagnara Calabra. Venerdì era caduto battendo la testa e la situazione era apparsa subito molto grave

È scomparso  ieri sera lo storico Lucio Villari. La notizia è stata resa nota dalla famiglia questa mattina. Villari, 91 anni, era rientrato a Roma dopo alcuni impegni di lavoro, dimostrando ancora una volta la sua inesauribile passione per la ricerca e la divulgazione. Venerdì era caduto battendo la testa e la situazione era apparsa subito molto grave

Nato a Bagnara Calabra nel 1933, Villari ha sempre mantenuto un forte legame con la sua terra d'origine. Docente universitario di Storia Contemporanea all'Università di Roma Tre, ha lasciato un'importante eredità accademica e culturale. Con il fratello Rosario ha firmato il celebre manuale di storia La società nella storia, punto di riferimento per generazioni di studenti.

Autore di numerosi saggi sulla storia economica e sociale tra il XVIII e il XX secolo, ha approfondito temi come il capitalismo italiano (Il capitalismo italiano del Novecento, 1972) e la crisi del '29 (L’economia della crisi, 1980). Ha ottenuto grande successo anche con opere divulgative come La rivoluzione francese raccontata da Lucio Villari (1997) e Bella e perduta. L’Italia del Risorgimento (2009).

Villari è stato una presenza costante nei programmi televisivi di carattere storico e ha sperimentato anche il teatro, curando adattamenti di classici come Lettere persiane di Montesquieu. Nel 1980 partecipò con ironia al film La terrazza di Ettore Scola, dimostrando ancora una volta la sua poliedrica personalità.

Con la sua scomparsa, il panorama culturale italiano perde una figura di spicco, capace di rendere accessibile e appassionante la storia per il grande pubblico.

Il cordoglio di Occhiuto

“La Calabria piange la scomparsa di Lucio Villari, uno dei suoi figli più illustri. Grande intellettuale, studioso rigoroso e profondo, Villari ha dedicato la sua vita all’insegnamento della storia contemporanea, diventando un punto di riferimento assoluto per tanti giovani e per diverse generazioni di storici. Nato a Bagnara Calabra, ha sempre conservato un forte legame con la sua terra d’origine. Ma la sua voce, la sua passione per la storia, sono arrivate ovunque. I suoi studi hanno attraversato l’economia, la politica e la società, segnati sempre da una forte passione per la democrazia e per l’etica, con un’attenzione mirata, negli ultimi anni, anche alla difesa di temi sociali. Dalla Giunta regionale della Calabria giunga alla sua famiglia un sentimento di cordoglio e sincera vicinanza”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

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