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Corruzione alla Regione Calabria, Oliverio: "Perseguitato da un chiaro pregiudizio accusatorio"

Mario Oliverio

«Ancora una volta, come una bomba ad orologeria, deflagra una «nuova» indagine della Procura Dda di Catanzaro, già retta dal Gratteri, tacciata nei miei confronti di «chiaro pregiudizio accusatorio» dalla Suprema Corte di Cassazione! Questo pregiudizio mi perseguita da più anni ormai e, non pago di ricevere assoluzioni su assoluzioni, proscioglimenti e decreti di archiviazione, per tenere desto l’interesse su di me, a distanza di bene sei anni dai fatti, notifica una nuova indagine».

Lo afferma, in una nota Mario Oliverio, ex presidente della Regione Calabria, fra i destinatari di 31 avvisi di conclusione indagine della procura di Catanzaro per presunte irregolarità commesse da politici e funzionari dell’ente.

«Che sia abnorme la contestazione nei miei confronti, - scrive Oliverio - unica peraltro, inserita in un contesto che riguarda decine e decine di contestazioni ad altre persone, lo evidenzia la lettura del capo di imputazione. Avrei istigato un dirigente al fine di un anno di proroga di contratto di 2 (due) co.co.co.!Falso presupposto e falsa affermazione.A meno che non si voglia sostituire la Procura - aggiunge Oliverio - alla normale amministrazione di una Regione o di qualsivoglia altro Ente. Con me si è tentato, senza successo e con pregiudizio accusatorio, più è più volte. Quello che in questo caso indigna ulteriormente è che la bomba congegnata è a scoppio ancor più ritardato. Insopportabile, al di fuori da ogni norma processuale, che esige, a contrario, una celerità di giudizio. Se si inizia con 6 anni di ritardo, per colpevolissime strategie dilatorie, è una pessima giustizia! Ai calabresi - conclude - ormai tristemente nota».

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