![](https://assets.gazzettadelsud.it/2025/02/Presentazione-del-Rapporto-Svimez-Pnrr-800x800.jpg)
Il rapporto Svimez sull'esecuzione del PNRR evidenzia il paradosso di una Calabria a due velocità. I Comuni hanno avviato il 65,6% delle opere, dimostrando capacità di gestione nonostante la carenza di personale. Il valore complessivo delle opere avviate ammonta a circa 640 milioni di euro, con una spesa media pro capite di 340 euro, tra le più alte del Sud dopo Abruzzo e Molise. Tuttavia, senza un adeguato supporto da parte della Regione, la gestione delle risorse rimane una sfida complessa.
La Regione, invece, è ferma al 23,5%, tra le peggiori d'Italia, con gravi ritardi soprattutto in sanità. Il settore sanitario, cruciale per il benessere dei cittadini, registra una preoccupante lentezza nell'attuazione dei progetti finanziati. Questo immobilismo rischia di compromettere la qualità dei servizi sanitari e di lasciare la Calabria indietro rispetto ad altre regioni, privando i cittadini di infrastrutture essenziali come ospedali e case di comunità.
Oltre ai ritardi, pesa anche la burocrazia, che rallenta ulteriormente l'avanzamento delle opere. La lentezza della Regione rappresenta un freno allo sviluppo del territorio, con il rischio concreto di compromettere opportunità fondamentali per la crescita economica e sociale. A ciò si aggiunge la difficoltà per i Comuni nel reperire personale tecnico qualificato, una criticità che la Regione non ha affrontato con misure adeguate.
È necessario un deciso cambio di passo per garantire che i fondi del PNRR vengano utilizzati in modo efficace e tempestivo. Serve un impegno maggiore nell'affiancare i Comuni, semplificare le procedure amministrative e velocizzare l’avvio dei cantieri. Solo così la Calabria potrà colmare il divario con le altre regioni e affrontare il futuro con maggiore competitività, assicurando ai cittadini servizi efficienti e un territorio capace di crescere in modo sostenibile.
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