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L’Ordine degli psicologi della Calabria si rinnova, ma tra gli eletti c'è un morto

L’ex presidente Lombardo, scomparso a inizio gennaio, figura tra i consiglieri che hanno raccolto preferenze. Nel regolamento elettorale non si considerano tali casi e ciò spiega il cortocircuito

Un termine specifico che la definisca ci sarà sicuramente, ma anche senza scomodare Freud è quantomeno paradossale quanto avvenuto nell’elezione del Consiglio dell’Ordine regionale degli Psicologi. Che dalla sera del 27 gennaio scorso ha un nuovo presidente e 15 nuovi consiglieri. Fin qui tutto normale, se non fosse che fra gli eletti al Consiglio ci sia anche l’ex presidente dell’Ordine calabrese Armodio Lombardo, conosciuto professionista crotonese che il 2 gennaio scorso ha firmato, da presidente in carica, il decreto con cui sono state indette le elezioni ed è morto una settimana dopo.

Lo hanno ricordato e celebrato lo stesso Ordine, con una nota di cordoglio pubblicata sul sito istituzionale, ma anche altri esponenti del mondo scientifico calabrese come il rettore dell’Università di Catanzaro Gianni Cuda. Nonostante questo, nessuno fra gli psicologi ha sollevato un’eccezione sulla presenza di Lombardo in una delle due liste concorrenti: era infatti candidato in “Psicolleganza”, che è poi risultata vincitrice e ha espresso il nuovo presidente Massimo Aiello.
Nel regolamento elettorale del Consiglio dell’Ordine non si fa cenno al decesso di un candidato, quindi dal punto di vista formale non si potrebbe muovere alcuna obiezione alla presenza dell’ex presidente, né si può dire nulla sulle 32 preferenze individuali ottenute che, sommate alle 833 di lista, ne hanno consentito l’elezione.

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