«Abbiamo appreso dagli organi di stampa dell’incontro organizzato dal governo regionale, al quale hanno preso parte i sindacati e il Governo regionale con RFI. Dalle notizie che emergono l’unica cosa certa è che la Calabria, fino al 2031, non sarà toccata dall’Alta Velocità». A sostenerlo, tramite una nota stampa, sono i consiglieri regionali del gruppo del Pd, i quali esprimono «forte preoccupazione per lo stato in cui versa la rete dei trasporti calabrese e per la totale assenza di programmazione per quel che attiene l’Alta Velocità, senza nessuna chiarezza neanche sugli stanziamenti già effettuati per la fondamentale infrastruttura».
«La classe dirigente che oggi non si pone il tema di aprire un dibattito serrato con RFI - spiegano ancora i consiglieri dem - insieme al governo nazionale che continua a penalizzare il Sud e la Calabria, condannerà la nostra regione all’isolamento e al depauperamento sociale, economico e culturale. Se non si riesce ad invertire questa tendenza e a programmare investimenti straordinari per i trasporti, le previsioni realizzate dallo Svimez andranno catastroficamente a realizzarsi e la Calabria perderà, da qui al 2050, circa quattrocentomila abitanti. Sarà una drammatica involuzione. Riteniamo dunque sia necessario tenere alto il dibattito sul tema - si legge ancora nella nota stampa del gruppo del Pd - con il coinvolgimento del Consiglio regionale e di tutte le forze politiche e sociali interessate a difendere i diritti dei calabresi e le loro prospettive. Occorre fare in fretta e incalzare Rfi - scrive il PD - che se non avesse perso tempo in maniera ingiustificabile, avrebbe già realizzato l’elettrificazione della linea jonica in quanto già dal 2018 erano stati destinati a tale opera ben 650 milioni, inseriti all’interno dell’Accordo quadro tra Rfi ed i Governi nazionale e regionale. Tanto che nel 2018 erano stati già posti perfino i primi tralicci. L’autorevolezza di un governo regionale si dimostra dalla sua capacità di richiamare Rfi alle proprie responsabilità in merito agli impegni verso la Calabria perchè, altrimenti, diventa facile dirottare e disperdere, com'è già avvenuto, anche i fondi già stanziati».
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