La Giunta regionale ha approvato il Piano straordinario regionale quinquennale per la gestione e il contenimento della specie cinghiale. Uno strumento che vuole rappresentare una risposta strutturata alle problematiche connesse all’eccessiva presenza di cinghiali sul territorio calabrese, con l’obiettivo di agire concretamente nel contrasto alla peste suina africana. La diffusione incontrollata degli ungulati è una piaga che da anni sta mettendo in ginocchio il mondo dell’agricoltura.
Da tempo, si chiedono misure e interventi finalizzati a contrastare un problema che da emergenza è divenuto quotidianità per centinaia di aziende agricole costrette a confrontarsi con le devastazioni provocate dal libero scorrazzare dei cinghiali nei terreni agricoli.
«Il Piano – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo – è il risultato di un processo partecipativo che ha coinvolto istituzioni regionali, associazioni agricole e venatorie e rappresentanti degli enti locali». Il Piano include un insieme di misure concrete, sviluppate per garantire risultati a breve e lungo termine, come ad esempio il controllo selettivo della popolazione mediante catture con trappole, abbattimenti mirati e altre tecniche innovative, sempre nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza pubblica; il monitoraggio continuo della presenza della specie grazie all’uso di strumenti tecnologici avanzati, che permetteranno una gestione dinamica e adattiva; l’implementazione di misure preventive. Il Piano sarà attuato con il coordinamento del tavolo tecnico, composto da rappresentanti istituzionali, associazioni agricole e venatorie.
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