Avanti a marce forzate con l’operazione di ricapitalizzazione del capitale sociale di Sacal. L’assemblea straordinaria dei soci della compagine che gestisce i tre aeroporti calabresi ieri pomeriggio ha dato il via libera all’operazione “benedetta” dai vertici della Regione. Stringente il cronoprogramma disegnato: entro il 19 gennaio prossimo sarà possibile per i soci sottoscrivere l’aumento di capitale in maniera proporzionale alle azioni possedute. Scadrà invece il 3 febbraio il termine per sottoscrivere le quote non eventualmente optate da altri soci, mentre entro il 18 febbraio dovrà essere esercitata la prelazione sulle azioni inoptate dietro pagamento.
Si punta a fare presto, insomma. Non è un caso che oggi in Consiglio regionale arrivi, sotto forma di emendamento alla legge di Stabilità 2025, un provvedimento che autorizza l’aumento del capitale sociale di Sacal «in maniera proporzionale alla propria quota di partecipazione», e che «considerata la rilevanza strategica del servizio di interesse generale erogato da Sacal, la Regione altresì sottoscrive le azioni eventualmente non optate dagli altri soci», autorizzando la spesa di 75 milioni dai Fondi di sviluppo e coesione. Dunque, se anche alcuni soci dovessero rinunciare ad immettere nella società nuove risorse, l’aumento di capitale verrebbe comunque assicurato grazie alla disponibilità della Cittadella.
L’iniezione di capitali freschi, almeno a sentire Marco Franchini, amministratore unico di Sacal, sarà finalizzato «al miglioramento infrastrutturale degli aeroporti calabresi e al rafforzamento di alcuni servizi come security e digitalizzazione».
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