Il primo scoglio, quello dell’ammissibilità in commissione a Montecitorio, è stato superato. Adesso, però, ce se sono altri da affrontare: gli emendamenti alla legge di Bilancio cosiddetti “segnalati” dovrebbero scendere in tutto a 600 e poi subire una nuova selezione per ridursi intorno ai 250. I tirocinanti d’inclusione sociale calabresi sperano che tra questi ce ne sia qualcuno destinato a incidere concretamente (e in positivo) sulla loro posizione. Soprattutto quando inizieranno le votazioni in commissione alla Camera con gli occhi puntati sui testi presentati dai relatori di maggioranza e dal governo, gli unici con ogni probabilità a “cambiare” la manovra. I progetti che riguardano da vicino diverse centinaia di precari calabresi - la platea totale è destinata a ridursi dopo le recenti misure varate di concerto tra Ministero e Regione - sono presentati dal deputato azzurro Francesco Cannizzaro. Proposte che, se approvate, potrebbero aprire nuove possibilità di assunzione per i tirocinanti in Calabria. Tra i punti salienti va considerata l’estensione della possibilità di assunzione. Le amministrazioni pubbliche sul territorio calabrese avrebbero così potere di reclutare i tirocinanti, anche part-time e a tempo indeterminato, fino al 31 dicembre 2026. Un lasso di tempo ulteriore rispetto al termine scaduto lo scorso 30 settembre. Si procederebbe, infatti, ad una deroga ai vincoli normativi, consentendo l’assunzione come “lavoratori sovrannumerari”, cioè fuori dai limiti ordinari di fabbisogno di personale.