Calabria

Giovedì 21 Novembre 2024

Servizi per l’infanzia, la Calabria in ripresa: ma gli standard nazionali sono ancora lontani

Servizi per l’infanzia, la rincorsa della Calabria per adeguarsi agli standard medi italiani ed europei è in corso e i risultati ottenuti sono soddisfacenti. La certifica un report dell’Istat, che fa una fotografia della situazione e fornisce un quadro completo del sistema di offerta aggiornato all’inizio del 2023, riportando i dati più recenti forniti dall’indagine annuale sugli asili nidi e i servizi integrativi per la prima infanzia condotta dall’Istat, nonché i risultati della seconda indagine campionaria curata dall’Università Ca’ Foscari di Venezia sempre in collaborazione con l’Istat, che ha analizzato la domanda espressa dei servizi da parte delle famiglie, il personale impiegato e le caratteristiche dei bambini frequentanti. I dati a livello generali indicano che il numero di bambini residenti (tasso di copertura) cresce, in parte per un effettivo incremento dell’offerta e in parte per la diminuzione dei potenziali fruitori a causa del calo della natalità. L’aumento dell’offerta riguarda in maggior misura i servizi a titolarità privata, che gradualmente hanno superato la dotazione dei posti disponibili nel settore pubblico. Il Mezzogiorno è l’area geografica che sperimenta il maggiore incremento dei servizi per la prima infanzia, ma l’offerta risulta ancora limitata in rapporto alle effettive esigenze. La Calabria in questo contesto sta mostrando una certa vitalità ma bisogna considerare che facendo il confronto con gli anni scorsi si partiva da una situazione drammatica. Ecco qualche dato in dettaglio: «Rispetto al 2013 si registra un incremento complessivo della copertura di 7,5 punti percentuali. Le regioni che hanno avuto il maggiore incremento dell’offerta in rapporto ai bambini sono il Friuli-Venezia Giulia, la Valle D’Aosta, e il Trentino-Alto Adige (oltre 11 punti percentuali), mentre il Molise e la Sicilia sono quelle dove la copertura è aumentata meno (sotto i 3 punti percentuali). La Campania, pur con un incremento di 7 punti percentuali, nell’anno educativo 2022/2023 è la regione con la più bassa copertura (13,2%), seguita dalla Sicilia (13,9%), mentre la Calabria, con un incremento di 5,1 punti percentuali si colloca leggermente al di sopra (15,7%)». Cresce del 19% il numero dei bambini che frequenta gli asili nido.

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